L’impatto di Netflix sulle vendite nell’e-commerce, in particolare sui marketplaces

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Di anno in anno, la piattaforma di streaming batte i propri record di ascolti, con serie di successo mondiale che restano impresse nella memoria, come “La regina degli scacchi”, “Bridgerton”, “Lupin” o ancora “Squid Game”. Con questa mania per le serie di Netflix, non è solo il tempo di visione che sta aumentando ma anche le vendite di merchandising correlate! Le più popolari stanno causando veri e propri tsunami commerciali nei marketplaces e sono una fonte di interessanti opportunità per i vari marchi.

Ecco come le serie di successo di Netflix fanno impennare le vendite

L’effetto Netflix sulle vendite è diventato indiscutibile un anno fa, con l’uscita di “La regina degli scacchi” a ottobre 2020, la serie che si immerge nel mondo degli scacchi. Un successo sia nella critica che nel pubblico, che ha provocato un vero e proprio maremoto nel settore degli scacchi, con vendite in aumento di oltre il 125%! Tanto da far diventare questo gioco un regalo di Natale inaspettato, e addirittura rilanciare l’attività dell’ultima fabbrica artigianale di scacchi in Francia.

 

A fine 2020 e inizio 2021, lo stesso fenomeno si ripresenta con l’uscita di “Bridgerton” e poi di “Lupin”, due serie di successo che fanno esplodere le vendite rispettivamente di corsetti e libri di Maurice Leblanc! Il che è molto rivelatore dell’eco culturale che le serie possono avere nelle nostre società.

 

Nonostante abbiano più di un secolo, i romanzi sulle emozionanti avventure di Arsenio Lupin hanno improvvisamente venduto decine di migliaia di copie sui siti di shopping online come Amazon, ecc. Sono persino finiti per la prima volta al n.1 nelle vendite di libri sui siti di e-commerce in Europa. Di fronte a questo entusiasmo, le edizioni Hachette hanno finalmente deciso di ristampare le copertine dei libri di Arsenio Lupin per farle corrispondere al modello visto nella serie.

Come spiegare questo crescente impatto sugli acquisti?

Con quasi 4 milioni di abbonati in Italia, più di 210 milioni nel mondo e degli utenti che trascorrono diverse ore al giorno davanti alla piattaforma, Netflix è diventato ormai una delle attività di intrattenimento più quotate delle Famiglie. Tutto ciò ha raggiunto un punto tale da stabilire nuove abitudini di consumo nei consumatori di tutto il mondo, e naturalmente in quelle degli Italiani.

 

Non va nemmeno tralasciato l’impatto del particolare format della serie, che cattura l’attenzione degli spettatori molto più a lungo di un film, portando a un’immersione che rasenta la dipendenza in un universo narrativo per più serate consecutive, il che favorisce gli acquisti impulsivi e occasionali. Tanto più che ogni nuovo universo di serie è disponibile su una moltitudine di supporti fisici, cosicché i personaggi a cui ci affezioniamo possano prendere vita attraverso vari prodotti: abbigliamento, libri, giochi virtuali…

 

Per i fan più esaltati, acquistare sui marketplaces è anche un modo per far rivivere il mondo immaginario al quale sono affezionati, acquistando contenuti correlati, ma anche per promuoverlo intorno a loro, indossandolo o utilizzando i prodotti relativi alla serie.

Squid Game conferma l’impatto della piattaforma di streaming

Un nuovo esempio di questa connessione diretta tra le serie viste su Netflix e le vendite online o in negozio è “Squid Game”, la prima serie coreana che è riuscita ad affermarsi nella top 10 della piattaforma. Essa ha scatenato un entusiasmo particolarmente potente e inaspettato per i prodotti correlati, soprattutto per quanto riguarda i costumi.

Pochi giorni dopo l’uscita della serie a settembre 2021, il costume di “Squid Game” è diventato il prodotto più cercato su Amazon negli Stati Uniti. Il fascino della serie ha infiammato il desiderio di travestirsi uguali ai personaggi per la festività di Halloween, che ha avuto luogo a fine ottobre.

 

In qualità di più grande sito di e-commerce al mondo, Amazon può portare rapidamente nuovi articoli sul mercato grazie alla sua ampia rete di partner (produttori, distributori). Pertanto, il sito ha approfittato dell’assenza di tali prodotti correlati sul sito di Netflix e nei negozi fisici, per superare i propri concorrenti. Altri commercianti su marketplaces come eBay o Etsy ne hanno seguito le orme e hanno iniziato molto repentinamente a proporre articoli legati alla serie, cosicché i fan potessero acquistare un costume in tempo!

Allo stesso modo, le vendite delle scarpe Vans Slip-On, che compaiono in “Squid Game”, sono improvvisamente esplose del 700-800%. Le sneakers del marchio sono infatti indossate dagli attori del gioco horror di Netflix, e da allora sono state oggetto di un rinato inequivocabile interesse, laddove questi modelli erano ormai dimenticati dalla metà degli anni 2010.

 

Questo nuovo episodio del fenomeno mostra anche come Amazon tenda a diventare il motore predefinito in caso di ricerca visiva di un prodotto. Quando gli spettatori vedono qualcosa che suscita il loro interesse in un programma su Netflix o altro, il primo istinto è andare a cercarlo su tale marketplace. Di conseguenza, ciò sottolinea come sia importante ottenere visibilità sulle pagine dei risultati attraverso il sistema di annunci di prodotti Amazon, per sponsorizzare i prodotti…

Netflix sta cercando (con difficoltà) di capitalizzare questo coinvolgimento

L’altra conclusione che si evince è che la piattaforma Netflix fatica a trarre profitto dalle vendite generate dalle proprie serie. Certo, il gigante dello streaming al giorno d’oggi influenza le decisioni di acquisto, dettando delle vere e proprie tendenze. Ma sono i marketplace più popolari e più reattivi che beneficiano del social commerce indotto!

Tuttavia, Netflix ha annunciato il lancio del suo nuovo sito nel giugno 2021, focalizzato sulla vendita di merchandising derivato dai propri film e dalle proprie serie: Netflix.shop. Tutto ciò al fine di catturare una parte degli ordini generati dalle sue produzioni originali. Tuttavia, questo sito non è ancora stato integrato direttamente nell’applicazione di streaming e ad oggi riceve ancora poche visite. Nonostante sia difficile aggirare l’abitudine dei consumatori di cercare i prodotti nei grandi marketplaces, il sito dei prodotti derivati non ha nemmeno 6 mesi ed è presente solo in pochi paesi, le cose possono ancora cambiare.

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Lucrezia Debernardi

Communications manager - South Europe, Italy, Spain

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