28/02/23
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In Europa il canale digitale rappresenta il 17% delle vendite al dettaglio mentre in Italia il fatturato è cresciuto del 33% in un anno, con oltre 64 miliardi di euro nel 2021 grazie gli oltre 3 milioni e mezzo di nuovi clienti online nell’ultimo biennio. A livello globale, europeo e italiano emergono nuovi settori trainanti mentre i marketplace si preparano a nuovi sentieri di crescita.
A livello globale è possibile valutare le performance complessive dell’e-commerce in termini di tasso di penetrazione e fatturato in funzione dei settori merceologici.
Secondo Statista, il tasso di penetrazione più alto in termini di vendite online globali è quello del settore Elettronica, in cui il 30,3% degli utenti ha acquistato online (+4% Y0Y). Poi Moda 28,8% (3,4%), Bellezza e Salute (19,3%, +2% rispetto all’anno prima), Alimentare 10% (+1%), Arredamento 14% (+2%), Media 21,2% (+3%), Hobby/DIY 24,2% (+4%)[1].
I maggiori incrementi in termini di fatturato a livello mondiale sono: Elettronica (12,5%), Moda (17,5%), Bellezza e Salute (21%), Alimentare (37,8%), Arredamento (12,5%), Media (10,5%), Hobby/DIY (17,5%). Interessante come le nuove tecnologie stiano spingendo anche la vendita online di categorie merceologiche storicamente difficili: entro il 2025 fino al 15% di tutte le automobili verrà venduto online, aumentando di oltre 150 miliardi di dollari annui i ricavi e-commerce. Discorso analogo per mobili e gioielli che accelereranno i ricavi online[2]. E infatti, l’e-commerce del lusso resta la leva strategica per il Made in Italy.
[1] E-Commerce, Statista, 2022.
[2] ACTIVATE TECHNOLOGY & MEDIA OUTLOOK 2022, Activate, 2022.
Statista afferma che il 60% degli europei acquista online e il fatturato e-commerce ha avuto anche nel 2021 un’accelerazione[3] arrivando a 732 miliardi di dollari.[4] Il Regno Unito rimane il mercato più grande in Europa, con 104 miliardi e +7% annuo. La Germania genera 95 miliardi di fatturato, in crescita dell’8%: è il caso di aziende come Design Bestseller, che ha aumentato esponenzialmente le vendite online nei mercati europei. A seguire Francia con 58,9 miliardi e Spagna con 23,8 miliardi di fatturato e-commerce.[5]
Il settore Alimentare cresce maggiormente in percentuale (25%) e raggiunge quota 34 miliardi di euro di fatturato. A seguire Bevande (20,1%) con 24 miliardi, Salute e Bellezza (17,8%) con 83 miliardi, Elettronica di consumo e Media (16.1%) con 173 miliardi.[6]
[3] European eCommerce revenues jump 30% to US$465bn in 2021, Internet Retailing,
[4] 20: Statista, dicembre 2021 https://www.statista.com/outlook/dmo/ecommerce/europe#users.
[5] European eCommerce revenues jump 30% to US$465bn in 2021, Internet Retailing, 2022.
[6] eCommerce – Europe, Statista, 2021.
Il valore del fatturato e-commerce in Italia nel 2021 è stimato in 64,01 miliardi di euro, con una crescita annuale del 33%: consolida gli oltre 3 milioni di nuovi clienti entrati sul mercato nel 2020 durante il lockdown. Nel primo trimestre 2021 si registra un forte incremento dell’e-commerce: +78% in Italia, quarto Paese con il maggior aumento percentuale dopo Canada, Olanda e Regno Unito.[7]
La spesa media per gli e-shopper italiani è pari a 1.608 euro[8] nell’anno. Estero fondamentale: il 67% degli utenti ha acquistato online da siti stranieri e la totalità ha acquistato tramite marketplace: il 95% su Amazon, il 46% su eBay (in discesa dal 52%) e il 45% su Zalando.[9]
Il lockdown ha condizionato i rapporti di forza tra settori. Il Tempo libero è ancora il più importante con il 48% di fatturato. Eloquente l’impatto di Netflix sulle vendite nell’e-commerce. L’incidenza positiva è data anche dalla crescita del gioco online e degli acquisti per hobby e sport.
Al secondo posto nella distribuzione dei fatturati, salgono di una posizione i Centri Commerciali online con il 22%, contro il 21% dell’anno precedente. La crescita di fatturato è del 40%. Il Turismo è il più penalizzato, con una perdita nel 2020 del 58% ed una ripresa nel 2021 del 29%: rappresenta l’11% del fatturato totale, ancora lontano dal 26% del 2019.
L’Alimentare, dopo il +63% nel 2020, tocca quota 37% nel 2021 e rappresenta il 6% del totale fatturato e-commerce italiano. Le Assicurazioni scendono in termini di share (4% sul totale) con una crescita annua del 5%. L’Elettronica di consumo sale al 21% con un 4% sul totale. Moda: stabile al 2% del totale, ma continua l’incremento con +36% nel 2021. Per maggiori dettagli, ecco il paper sul mercato della moda online 2022 .
Per l’Editoria le vendite online sono cresciute del 19% e il settore conserva il 2% di share. Chiudono la classifica Salute e Bellezza/Casa-Ufficio e Arredamento: pesano ancora molto poco sul totale, l’1% ciascuno, ma nel corso del 2021 sono cresciuti considerevolmente. Il primo ha registrato la crescita maggiore (dopo il settore Alimentare) del 38%, mentre il secondo si attesta al 24%.
[7] Postalmarket e televendite: così l’e-commerce parla agli over 50, Wired, 2021.
[8] 38: E-commerce in Europe 2021, Postnord, 2022.
[9] E-commerce in Europe 2021, Postnord, 2022;
Il 45% delle aziende intervistate dichiara di vendere sui marketplace. Il 55% delle aziende presenti sui marketplace utilizza tra 2 e 5 piattaforme. In base a questa pluralità i più utilizzati sono Amazon (38%), eBay (21%), Facebook Marketplace (13%), ePrice (3%), Alibaba (2%), Zalando (2%).
Il 2022 si dimostrerà probabilmente un anno di forte accelerazione dell’e-commerce. Settori come il Turismo potranno approfittare di milioni di nuovi clienti online. Occorre essere pronti.
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[10] Corriere Comunicazioni, 2020.
[11] eCommerce, partnership Poste Italiane e Zalando per rafforzare punti ritiro e resi, Key4biz, 2020.
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